lunedì 2 maggio 2011

La mia prima mezza maratona, 1° maggio 2011

Che dire, il 1° Maggio 2011 lo ricorderemo sempre come la data in cui Papa Giovanni Paolo II è stato beatificato, data in cui è stato ucciso Bin Laden, ma più di ogni altra cosa, ricorderemo che… HO CONCLUSO PER LA PRIMA VOLTA UNA MEZZA MARATONA!
E’ stata una giornata meravigliosa, nonostante le previsioni sul tempo non fossero bellissime. Sinceramente avrei preferito un po’ più di nuvole, ma va bene così… Allora… come descrivere questa mia incredibile esperienza? Vorrei partire dall’inizio, da quando me ne stavo coricata sul divano ad aspettare di dimagrire così… per un miracolo… e invece sono improvvisamente scesa in campo. Correre non è stata solo la scusa per dimagrire. Si, all’inizio quello può essere il primo obiettivo, ma dopo… Dopo quasi un anno di corsa (tra alti e bassi) e qualche breve garetta, ho voluto provare dove poteva arrivare la mia forza di volontà, quella che non mi ricordo di aver mai avuto nella mia vita… e così, ho deciso di affrontare una mezza maratona: 21,097 mt.
Ieri mattina eravamo in tanti a partecipare alla gara Maratonina del Golfo dell’Asinara, più di 320 iscritti alla mezza e un centinaio alla non-competitiva di 5km. Siamo partiti tutti assieme verso le 10 del mattino e la partenza è stata davvero emozionante perché vedevi davanti a te un fiume di gente, un insieme di colori e come cornice, un mare piatto e azzurro… Una scena indimenticabile… Io e la mia compagna di viaggio partiamo l’una accanto all’altra e ci affianchiamo ad un gruppo che va alla nostra velocità, circa 6’20’’ al km. Una velocità giusta per noi perché siamo alla nostra prima esperienza e non siamo pronte al 100%, avremmo dovuto affrontare un altro mese di allenamento prima di buttarci in una mezza maratona, ma noi siamo coriacee e abbiamo voluto provarla. Il percorso di questa gara non è difficile, è quasi tutta su un piano, ma questo, purtroppo, porta molti inesperti a spingere sull’acceleratore sin dai primi 4km e trovarsi poi, improvvisamente, senza “benzina” a metà percorso. Io, da brava atleta, sapevo che se avessi spinto sin dall’inizio, non sarei mai arrivata alla fine e così, quei 6’20’’ circa al km, li ho sfruttati per i primi 6-7km superando diverse persone, nonché la mia compagna che rimase indietro accusando dei dolori alla milza. Ho superato anche 4 ragazzi del Progetto Filippide: due sono diversamente abili e corrono col rispettivo accompagnatore. Io ero tranquillissima e sono andata avanti così fino all’arrivo del punto in cui si faceva il “giro di boa” e si ritornava verso il traguardo. Nel percorso dei primi 10-13km ho anche spinto un po’ il passo e sicuramente sono andata ad una velocità a meno di6’al km. Bellissimo era vedere quelli che avevano già effettuato il giro di boa e stavano rientrando alla “base”. Il primo che ho visto è stato il mitico Rutigliano, un ragazzo che è volato al traguardo in 1 ora 08 minuti e 41 secondi! Dopo di lui, altri forti e via di seguito. Alcuni di loro, che conosco, si giravano verso di me e, in un filo di voce (per risparmiare il fiato) mi dicevano “alè” oppure “vai”… E allora io vado… Arrivata al giro di boa, alla Marina di Sorso, dove c’era un po’ di gente a salutarci, vedo che anche la mia compagna sta per affrontare il giro e la incito a seguirmi… Ma poi, mentre sono sulla via del rientro, la perdo nuovamente di vista. Gli ultimi km sono i più difficili. Inizio a sentire indurirsi i muscoli delle gambe e per distrarmi, ascolto il mare che è accanto a me, alla mia destra… Guardo l’orizzonte e cerco di non farmi prendere da brutti pensieri… Fino al 17°km non ho mai mollato il passo, non mi sono mai fermata, nemmeno ai rifornimenti: prendevo la bottiglietta dell’acqua al volo… C’erano anche i rifornimenti di spugne inzuppate d’acqua e io le afferravo al volo e me le strizzavo in testa (ho provocato però la mia sinusite e oggi ho un terribile mal di testa… ehehehehe)! Al 19°km rallento ancora il mio passo e affianco una donna che conosco e che mi era stata davanti per tutto il tempo: Antonangela, una donna di circa 61 anni. Lei si è fermata a va a passo veloce. Le chiedo come mai ha mollato proprio ora e lei mi dice che si sente molto affaticata e preferisce andare a passo… io le corricchio accanto per un po’, ma poi accelero e vado avanti… Improvvisamente sento delle voci dietro di me. Io sto faticando un po’ perché ho le gambe pesanti e i tipi dietro dicono “ecco quella ragazza che ci aveva superato…” ed ecco che i ragazzi del Progetto Filippide approfittano della mia stanchezza e vanno avanti… Sono meravigliosi! Gli rubo un po’ della loro grandissima forza di volontà e accelero un po’ anche perché in quel preciso momento, a solo un km quasi dalla fine, sento arrivare delle voci dal mare… Le riconosco! Sono i miei amici oltre mare, quelli che sanno bene che Mapina non molla facilmente, sono i miei fan!!! I loro incitamenti li sento dentro come un’onda che mi spinge a concludere alla grande… Sono ormai quasi al traguardo! Passo un’altra ragazza che si è fermata e va a passo. La incito a correre, ormai siamo arrivate, ma lei mi sorride e molla…non ha le voci che io ho dentro, peccato… Ed eccomi a circa 800mt dal traguardo!!! Mi vengono incontro due dello staff, due amiche, Marzia che mi passa una bottiglietta e mi copre di elogi e Donatella, la mia “musa” ispiratrice (le devo tanto!!!) che mi incita a spingere se me la sento… e io me la sento eccome! Appena svolto una piccola curva e vedo l’arrivo con tutta la gente, le due amiche mi lasciano andare e le mie gambe, come per magia, acquistano le loro ultime forze e mi portano con una piccola “volata” al mitico traguardo! 21km e 97mt in 2 ore 15 minuti e 37 secondi!!!!! Non è il tempo che speravo, ma l’ho conclusa a testa alta e col sorriso sulle labbra! Marito al traguardo mi ha abbracciata dicendomi “bravissima, ce l’hai fatta” e tanti altri amici si sono avvicinati… E’ un momento che difficilmente ti scordi… Sono distrutta, ma la felicità di essere riuscita a portare a termine un obiettivo come questo e con una preparazione non del tutto adeguata, ce l’ho stampata sul volto da ieri… col mio sorriso! Non faccio che sorridere, sorridere a me stessa se ripenso a quello che ho affrontato… Non è stato facile e ho una brutta bruciatura nella spalla causata dallo sfregamento continuo della canotta… Ma guardo quella bruciatura e sorrido ancora con orgoglio… E questo, amici, è solo l’inizio…
"Corri quando puoi, cammina quando devi, striscia se serve, ma non mollare mai!!!” Dean Karnazes (ultra-maratoneta)